Padre Matteo Salvadori

Padre Matteo Salvadori è stato parroco di San Francesco dal 1986 al 1995, anno in cui è stato destinato alla parrocchia di Taglio di Po.
Foto di Padre Matteo Salvadori

Padre Matteo Salvadori

Domenica 5 ottobre 1986 nella solenne concelebrazione nella quale la comunità di San Francesco dà il saluto a padre Leone Rosato, avviene anche l’accoglienza del nuovo parroco padre Matteo Salvadori.

Padre Matteo rivolgendosi ai parrocchiani invoca il loro aiuto e la loro collaborazione apprestandosi a svolgere il difficile compito conferitogli dal vescovo Filippo Franceschi e invia il suo saluto e ringraziamento a padre Leone che l’ha preceduto e ha retto con grande esperienza la parrocchia. Invita poi i parrocchiani a pregare per lui, chiamato dai superiori a un nuovo e difficile incarico, e invoca la protezione della Madonna della Salute, da anni venerata dai padovani proprio in questa parrocchia e invoca naturalmente l’aiuto di san Francesco d’Assisi.

Nel servizio di vice parroco è riconfermato padre Olivo Pillon.

Diamo uno sguardo alle attività svolte durante il ministero parrocchiale di padre Matteo Salvadori. Il Bollettino parrocchiale del 5 ottobre 1986 registra, rispetto al precedente, qualche piccola variazione: negli avvisi, che riportano le letture della domenica, padre Matteo aggiunge una riflessione sui testi che verranno letti durante la messa.

Come ogni anno viene celebrata con solennità la festa di San Francesco e padre Matteo avvicinandosi la festa della comunità, di cui ricorre il decennale, invita i parrocchiani a riflettere sul cammino percorso dalla parrocchia come comunità cristiana.

Come da tradizione il 4 ottobre la messa delle 19.15 è concelebrata dai parroci della città e accompagnata dal coro I Giullari di san Francesco d’Assisi diretto da frate Domenico Damini e accompagnati all’organo dal maestro Alessio Randon.

Un evento particolare si festeggia il 30 settembre 1986 in San Francesco Grande: la pala di San Francesco stigmatizzato, eseguita dal pittore reggino Luca Ferrari tra il 1635 e il 1643 viene riportata in chiesa nella sua collocazione odierna e cioè nella cappella di San Francesco perfettamente restaurata. L’opera è firmata e presenta il santo nell’atto di ricevere le stigmate, mentre frate Leone, in basso a sinistra assiste commosso all’evento miracoloso. Padre Matteo, padre Olivo e i suoi collaboratori con una semplice cerimonia ringraziano padre Leone Rosato, la fondazione Padre Mariano Girotto, le autorità competenti, gli enti cittadini e i benefattori per aver riportato allo splendore originario tale opera.

Anche con padre Matteo continuano le attività del Centro studio e documentazione Marco Salizzato con sede e sala di lettura in via San Francesco 116, dove sono disponibili per la consultazione oltre 40 riviste.

Numerosi gli anniversari celebrati come sempre a scadenza annuale: a gennaio viene celebrato il quinto anniversario della nomina dell’arcivescovo Filippo Franceschi (1982); l’11 gennaio ricorre il secondo anniversario della morte di padre Mariano Girotto (1985): la messa solenne è celebrata da padre Donato Santacaterina, suo vicario e validissimo collaboratore, ed è accompagnata dal coro I Giullari di san Francesco. A maggio si festeggia l’anniversario della celebrazione del sacramento del matrimonio: animatori liturgici

sono le stesse coppie di sposi. La messa celebrata da don Armando Rizzoli è accompagnata dal Coro di San Francesco. Il 4 giugno si celebra il decimo anniversario della prima comunione (1977-1987) e il 24 giugno ricorre il 25° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di padre Olivo Pillon (1962) celebrato il 4 ottobre in occasione della festa di san Francesco con una messa solenne presieduta da padre Olivo. Nell’occasione si benedice l’artistico ambone opera di Roberto Cremisini, presenti mons. Claudio Bellinati e il professor Bianchin.

Padre Matteo continua come il suo predecessore a dare grande impulso alle attività parrocchiali. Alle attività di carattere religioso, si affiancano attività di carattere artistico-culturale e di carattere sociale.

Padre Matteo mostra da subito una grande sensibilità e una disponibilità particolare verso i sofferenti e sistematicamente fa visita ai malati della parrocchia.

Il corso di catechesi per adulti, che si svolge tutto l’anno il giovedì, è guidato dal professor Fabio Longo (superiore del convento di San Francesco Grande di Padova). Il catechismo si svolge il mercoledì, l’incontro con i giovani il giovedì, l’incontro con i giovanissimi il venerdì. La preparazione dei catechisti si compie con lezioni mensili guidate da mons. Veronese.

Tra le attività di carattere artistico-culturale ricordiamo i corsi di pianoforte, di chitarra, di pittura, guidato dalla professor Malatesta, di ginnastica, diretto dal professor Jannacone, e il corso di fotografia.

In ottobre riprendono come ogni anno le attività del centro sociale per la terza età e l’impegno caritativo si esplicita nell’attività della San Vincenzo.

A febbraio viene organizzato pure il corso di educazione sanitaria a cura della Croce rossa italiana.

Nel mese di maggio, mese di Maria, con la guida delle religiose di mons. Carlo Liviero viene celebrato il fioretto tutti i giorni alle 16,30 animato dai bambini. Alle 19 rosario.

Per il Natale i giovani della parrocchia allestiscono come ogni anno il presepe “a tema”. L’impegno missionario ha contraddistinto sempre l’attività dell’Opera francescana; si concretizza nella Giornata missionaria francescana, nel mercatino e nella pesca di beneficenza.

Il 24 maggio 1987 nella solenne celebrazione eucaristica presieduta dal ministro provinciale, padre Agostino Martini, si ricordano i 25 anni di vita religiosa e missionaria di frate Silvano De Cao e viene consegnato il crocifisso ai nuovi missionari, padre Ciro Centis e frate Benvenuto Pegoraro.

Purtroppo le condizioni di salute del vescovo si aggravano. La diocesi si raccoglie in preghiera ed esprime a mons. Franceschi l’augurio di una pronta ripresa della sua sa-lute.

Il mese di maggio è sempre ricco di celebrazioni: per i bambini del catechismo il fioretto è un appuntamento che li vede numerosi ogni giorno. L’8 maggio si celebra il decennale della prima comunione (1978-1988) Il 15 maggio 1988 sono 19 i bambini che si accostano alla prima comunione. Il 26 maggio si effettua un pellegrinaggio mariano al santuario della Madonna del Pilastrello a Lendinara – Rovigo.

Dalla relazione redatta da padre Matteo in occasione della visita vicariale dell’anno 1988 si apprende che la frequenza e l’interesse dei bambini, dei ragazzi e dei giovani durante la catechesi sono buoni; invece non ancora sufficiente è la frequenza degli adulti.

Il Bollettino parrocchiale a partire dal 10 luglio 1988 presenta dei cambiamenti: ogni giorno per ogni santo c’è una breve biografia a cura di padre Matteo. Si comincia con san Benedetto, patrono d’Europa, seguito poi da san Bonaventura, sant’Agostino, san Giacomo apostolo, i santi Gioacchino e Anna, san Domenico, san Lorenzo, santa Chiara.

Il 15 agosto si chiude ufficialmente l’Anno mariano che si era aperto il 7 giugno 1987.

Tra gli eventi della diocesi ricordiamo l’incoronazione delle venerata immagine di Santa Maria nel santuario della Madonna Pellegrina, il 7 settembre 1988.

A settembre con la tradizionale festa della comunità ha inizio anche l’anno catechistico e con questo si apre la mostra fotografica dal titolo “Momenti della vita parrocchiale” dove fotografie, stampe e annunci documentano la storia della parrocchia.

L’11 settembre si celebra con messa solenne il 50° anniversario della professione religiosa di frate Redento Carletto.

In preparazione alla solennità di San Francesco, nei quattro giorni precedenti la festa, nel pomeriggio, dopo il canto dei Vespri, padre Giorgio Zoppetti, direttore della rivista Vita Minorum e del Centro studi francescani, propone ogni giorno ai fedeli una meditazione. Il 2 ottobre presiede la messa solenne, presenti tutti i parroci dl vicariato della Cattedrale.

Il 2 ottobre, nella messa solenne della festa della comunità, i parrocchiani ringraziano e salutano padre Olivo Pillon, per il suo benemerito servizio di 16 anni di apostolato francescano-sacerdotale svolto nella parrocchia di San Francesco. La messa è animata dai cresimati negli anni 1984-1985-1986.

Il 3 e 4 ottobre 1987 si effettua il pellegrinaggio di tutte le diocesi del Veneto ad Assisi per offrire con la regione Veneto l’olio per la lampada votiva che arderà tutto l’anno sulla tomba di san Francesco nella basilica inferiore di Assisi. La tradizione, secondo cui a offrire l’olio è un comune capoluogo di regione, dura dal 1939, anno in cui Pio XII proclamò san Francesco patrono d’Italia con santa Caterina da Siena.

Il 31 dicembre 1988 muore il vescovo mons. Filippo Franceschi, dopo dolorosa malattia.

Il 1989 è l’anno in cui ricorrono i 50 anni di vita del patronato parrocchiale che è stato inaugurato infatti il 9 febbraio 1939. A ricordare questo avvenimento il 23 febbraio viene invitato il professor Ettore Bentsik che tiene una conferenza dal titolo “Parrocchia e territorio” in sala San Vincenzo.

Il 19 febbraio 1989 viene scoperta una lapide in memoria di Maria Pastorello che in questa chiesa aveva vestito l’abito francescano, intraprendendo nel 1920, il noviziato del Terz’ordine francescano. Negli anni del fascismo e dopo la firma del concordato, sotto l’impulso del vescovo Elia Dalla Costa, Mariolina e la sorella Pasquina si dedicarono assiduamente all’educazione alla fede attraverso la dottrina cristiana, che impartivano personalmente nella parrocchia di San Francesco Grande. Maria Pastorello fece pure parte delle Pie opere missionarie, con la preghiera e l’elemosina. Sempre a fianco di padre Mariano Girotto, a lungo parroco di San Francesco, nel suo impegno antifascista; alla fine della guerra, fu impegnata nell’Azione cattolica e in numerosissime opere di bene, sempre con la massima discrezione. Fu sempre al servizio dei malati, dei bisognosi. «Se non avessi un po’ il controllo della situazione – diceva la sorella Ester – saremmo in strada tutti, perché la Mariolina dà via tutto».

Il 20 giugno 1989 viene rimesso a nuovo tutto l’impianto elettrico (80 milioni) e vengono effettuati dei miglioramenti nell’impianto di riscaldamento della chiesa di San Francesco Grande.

Il 1° dicembre 1989 padre Matteo presenta al Comune di Padova domanda per la tinteggiatura della cappella del Suffragio e la domanda per la sostituzione della pavimentazione che non andrà assolutamente a toccare la predella marmorea dell’altare di Sant’Antonio. La nuova pavimentazione ricalcherà lo schema cromatico e geometrico dell’attuale pavimentazione della chiesa.

Il 1990 si apre con la notizia del viaggio di papa Giovanni Paolo II in Africa. Sarà un “viaggio missionario” in un’“Africa povera”, proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata mondiale dei lebbrosi, il 28 gennaio. Il papa visiterà le missioni in Burkina Faso, Capo Verde, Mali, Ciad e visiterà il lebbrosario di Cumura in Guinea Bissau dove operano tuttora i missionari francescani.

In gennaio in parrocchia si era tenuta una solenne concelebrazione eucaristica in suffragio del confratello padre Stefano Giuseppe Billò missionario francescano in Cina.

Tra gli avvenimenti dell’anno 1990 va ricordata la nomina del vicario generale della diocesi, mons. Alfredo Magarotto a vescovo di Chioggia. La sua consacrazione avviene a Padova il 25 marzo 1990.

Un nuovo impulso alla comunità parrocchiale è dato, grazie a padre Matteo e ai volontari del centro sociale, dalla pubblicazione di un periodico. Dal 1° ottobre 1990 esce a scadenza mensile un nuovo periodico della parrocchia dal titolo Porta aperta a cura del centro sociale San Francesco. Nel primo numero padre Matteo esprime il suo plauso al centro sociale per la bella iniziativa e si augura che «il titolo Porta Aperta sia veramente un’apertura d’animo verso tutti, in modo cristiano e francescano. Inoltre fa un “identikit” del centro sociale dicendo che il centro è aperto a tutti, che favorisce la conoscenza e l’aiuto reciproco, che ha molteplicità di iniziative e che è un segno della comunità parrocchiale.

La struttura del nuovo periodico è molto articolata: sono presentate le diverse attività parrocchiali, le feste e le ricorrenze. Una pagina è dedicata sempre a un santo o a un religioso. Ciò che colpisce in questo periodico è l’attenzione particolare riservata alle persone anziane e alle problematiche legate alla terza età, vista però sotto un profilo positivo ed arricchente per tutti, tanto da chiamare queste pagine “Spazio d’oro”.

C’è poi lo “Spazio per i sofferenti” che esordisce nel primo numero portando a conoscenza dei lettori il giuramento di Ippocrate, giuramento che ogni medico fa nell’accostarsi all’esercizio della sua professione che dovrebbe essere una missione! Padre Matteo assicurando di riservare sempre uno spazio alla voce dei sofferenti cita una frase di san Camillo: «Vediamo nei poveri e infermi la persona di Cristo. I malati che noi serviamo, un giorno ci faranno vedere il volto di Cristo».

Nelle pagine dedicate alla catechesi padre Pacifico Pasetto prende in esame, di lezione in lezione, i vari profeti: una piacevole lettura per i parrocchiani.

Ci sono articoli in cui si porta a conoscenza del lettore alcuni ordini religiosi femminili: si parla per esempio delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore, delle Suore Francescane dei poveri.

Lo “Spazio libero” è riservato ad argomenti di attualità, a racconti, poesie «purché di produzione propria!». Si alternano infatti diverse poesie le cui autrici mostrano molta sensibilità e spesso un’ironia sottile. Immancabile la ricetta, che non finisce mai di stupire per originalità.

Come ogni anno nei mesi estivi si tengono i campi-scuola per i ragazzi delle medie e delle elementari e a febbraio ci sarà pure una settimana bianca per i ragazzi delle superiori.

Nel numero di marzo 1992 si dà notizia che la gestione della casa alpina è passata interamente alla parrocchia, dopo la gestione delle Acli, e che l’inizio si dimostra positivo. Si informano i parrocchiani che i soggiorni per i giovani e gli adulti vanno dall’1 al 20 agosto.

Nel numero di ottobre 1992 si comunica che si è concluso il terzo stralcio dei lavori di restauro della chiesa di San Francesco Grande dal 1985.

La sensibilità di padre Matteo nell’educazione dei giovani possiamo dedurla anche dalle sue numerose attività nel formare gli educatori. Dalle pagine di Porta aperta nel numero 3 di marzo 1993 si viene a sapere che padre Matteo ha organizzato per il gruppo educatori che animeranno il cineforum una serie di incontri cinematografici sul tema dell’emarginazione e una serie di incontri sull’età evolutiva del ragazzo dai 6 ai 14 anni. Significativo pure l’incontro che ha per tema “Umanità dell’educatore”.

Un altro argomento molto sentito da padre Matteo è la famiglia. Nel bollettino di aprile-maggio 1994, in occasione dell’Anno internazionale della famiglia, egli organizza un’assemblea delle famiglie e una conferenza dal titolo “Il patronato e il territorio”, ritenendo fondamentale per i giovani questo luogo dopo la famiglia.

Nel bollettino di ottobre 1994 si dà notizia che il 20 novembre papa Giovanni Paolo II proclamerà beato il francescano frate Claudio Granzotto.

Il 21 maggio 1995 frate Guido Vivaldi celebra il 50° della sua professione religiosa.

Il 17 settembre 1995 la comunità di San Francesco saluta padre Matteo, destinato alla parrocchia di Taglio di Po, ed esprime tutta la sua riconoscenza per quanto egli ha fatto in favore dei suoi parrocchiani nei suoi nove anni di operoso apostolato.

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