Chi è Santa Margherita
Secondo la tradizione, Margherita nasce nel 275 d.C. ad Antiochia di Pisidia, una città romana situata nell’attuale provincia turca di Isparta.
Dopo la morte della madre, viene affidata da una balia che la educa alla fede cristiana e poi, a seguito della sua cacciata dalla casa paterna proprio a motivo della sua fede, la adotta, affidandole la cura del gregge.
Il governatore locale, di nome Olibrio, la vede pascolare il gregge e tenta di sedurla, ma Margherita lo respinge, dichiarando la sua consacrazione a Dio. Olibrio, offeso dal rifiuto, la denuncia e la fa imprigionare.
Mentre è in carcere, il diavolo compare a Margherita sotto la forma di un drago che la inghiotte, ma Margherita gli apre la pancia e ne esce illesa. Per questo motivo santa Margherita è la patrona delle partorienti e viene sovente rappresentata vittoriosa su un drago.
Dopo aver resistito miracolosamente a diverse torture, viene decapitata il 20 luglio del 290.
Santa Margherita è inserita tra i “quattordici Santi Ausiliatori” e viene invocata contro i problemi del parto.
Santa Margherita Vergine e martire viene ricordata il 20 luglio (vedi qui un approfondimento).
L’oratorio di Santa Margherita a Padova
L’oratorio dedicato a santa Margherita a Padova si trova all’incrocio tra via San Francesco e vicolo Santa Margherita ed è assoggettato alla parrocchia di San Francesco.
L’attuale architettura, con la bianca facciata in pietra d’Istria, è dovuta all’architetto e ingegnere veneziano Tommaso Temanza (1748). Sormontano la facciata le statue delle quattro virtù cardinali, attribuite allo scultore Francesco Bonazza.
All’interno, riccamente colorato ed affrescato, sono presenti, oltre alla cappella principale (di fronte alla porta d’ingresso), con la pala della Gloria di Santa Margherita, anche due altari laterali dedicati a San Francesco di Paola (lato sinistro) e alla Fuga in Egitto della sacra famiglia (lato destro). Ai lati dei due altari laterali sono presenti delle nicchie che ospitano i quattro evangelisti, anch’essi opera di Francesco Bonazza, come le statue delle virtù cardinali.
Ai quattro angoli della navata sono disposti su due ordini gli affreschi di sedici putti alati.
La facciata esterna
Le quattro virtù cardinali - lato sinistro della facciata
Le statue sono attribuite allo scultore Francesco Bonazza.
Le quattro virtù cardinali - lato destro della facciata
Le statue sono attribuite allo scultore Francesco Bonazza.
Disposizione delle opere all’interno dell’oratorio
San Luca Evangelista
Altare a San Francesco di Paola
San Matteo Evangelista
Martirio di Santa Margherita
Cappella principale – Gloria di Santa Margherita
Condanna di Santa Margherita
San Marco Evangelista
Altare alla Fuga in Egitto
San Giovanni Evangelista
Tomba di Anna Zago
Soffitto – Apoteosi di Santa Margherita
Soffitto – Putti alati
Cappella principale
Altare della Cappella principale
Pala dell'altare con Gloria di Santa Margherita
Pala dell'altare con Gloria di Santa Margherita (dettaglio)
Soffitto - Putti alati
Martirio di Santa Margherita
La parete sinistra della Cappella principale ospita il dipinto “Martirio di Santa Margherita”. L’opera è attribuita al pittore Andrea Urbani.
Martirio di Santa Margherita (dettaglio)
Condanna di Santa Margherita
La parete destra della Cappella principale ospita il dipinto “Condanna di Santa Margherita”. L’opera è attribuita al pittore Francesco Fontebasso.
Condanna di Santa Margherita (dettaglio)
Altare a San Francesco di Paola
Pala dell'altare a San Francesco di Paola
Attribuita al pittore Giuseppe Nogari.
San Luca Evangelista
San Matteo Evangelista
Opera dello scultore Francesco Bonazza.
Altare alla Fuga in Egitto
Pala dell'altare alla Fuga in Egitto
Attribuita al pittore Francesco Polazzo.
Pala dell'altare alla Fuga in Egitto (dettaglio)
San Marco Evangelista
Opera dello scultore Francesco Bonazza.
San Giovanni Evangelista
Opera dello scultore Francesco Bonazza.
Pavimento
Tomba di Anna Zago
I putti alati agli angoli della navata
Ai quattro angoli della navata sono affrescati su due livelli 16 riquadri monocromi, rappresentanti dei putti alati, all’interno di cornici rettangolari bianche.
I putti rappresentano:
- le quattro virtù cardinali,
- le tre virtù teologali,
- i sette doni dello Spirito Santo,
- la Castità,
- la Mansuetudine.
Di seguito sono presentati gli otto putti del livello inferiore