Padre vittorio Bellè

Padre vittorio Bellè è stato parroco di San Francesco dal 2011 al 2020, anno in cui la parrocchia è tornata al clero diocesano.
Foto di padre Vittorio Bellè

Padre Vittorio Bellè

Padre Vittorio Bellè viene nominato parroco di San Francesco Grande il 22 agosto 2011. Padre Angelo Visentin suo predecessore, dà l’addio ai suoi parrocchiani il 4 settembre. Il primo incontro di padre Vittorio con la comunità avviene l’11 settembre con una messa solenne che vede larga partecipazione di parrocchiani.

In occasione dell’anno catechistico il parroco invita i genitori con una lettera a compilare con attenzione una scheda di sensibilizzazione e li esorta a una vita cristiana testimoniata con l’esempio.

Le attività del patronato continuano e propongono come ogni anno il corso di pittura, il corso di ricamo, la ginnastica per le signore.

La festa di San Francesco vede alla messa solenne una larga partecipazione di fedeli ed è presieduta dal parroco padre Vittorio. Come da tradizione, la festa si conclude con la cena comunitaria a palazzo Marcello con lotteria finale pro opere parrocchiali.

Nella sede della Sala della Carità continuano le conferenze a tema artistico-religioso e in particolare il professor Giuliano Pisani tratta il tema “Gli angeli in Giotto”.

Il consiglio pastorale, convocato nel mese di novembre, dà avvio all’iniziativa di una serie di incontri tutti i martedì di avvento, per condividere i passi del Vangelo della domenica.

Attraverso il mensile Porta aperta, padre Vittorio, parroco da soli tre mesi, manifesta la sua gioia all’interno della comunità parrocchiale e nell’occasione del vicino Natale augura ai suoi parrocchiani di vivere appieno la nascita di Gesù e invita ciascuno di loro a farsi «bambino con il Bambino», come già fece san Francesco. Continua la tradizione di creare ogni Natale un allestimento diverso del presepe che deve sempre dare un messaggio legato agli eventi contemporanei. Nella notte di Natale durante la messa, il Bambinello viene portato al presepe dai ragazzi del catechismo.

Con il nuovo anno, il 25 gennaio, si tiene a San Francesco la Settimana di preghiera ecumenica per l’unità dei cristiani con la partecipazione dei rappresentanti di altre Chiese.

Anche per il periodo quaresimale padre Vittorio si impegna personalmente nella riflessione e nella preghiera, ogni lunedì, aperta a giovani e adulti, in particolare ai genitori dei bambini del catechismo. Per i bambini del catechismo viene per la prima volta organizzata una Via Crucis, con “gioiosa” partecipazione dei ragazzi.

Il 1° aprile 2012, domenica delle Palme, viene benedetto l’oratorio di Santa Margherita, completamente restaurato dall’Istituto veneto per i beni culturali. Dall’oratorio, dove vengono benedetti i rami di ulivo, ci si muove processionalmente verso la chiesa parrocchiale per la celebrazione eucaristica.

Tra gli eventi artistici legati a San Francesco, vi è l’inaugurazione, alla presenza delle autorità della biblioteca Carmeli, dopo molti anni di inagibilità e chiusura al pubblico.

Attraverso “Porta Aperta” padre Vittorio informa la comunità parrocchiale che papa Benedetto XVI ha dato inizio, l’11 ottobre, all’Anno della Fede, a distanza di cinquant’anni dall’apertura del concilio ecumenico Vaticano II. La comunità parrocchiale partecipa a una messa celebrata per ricordare papa Giovanni XXIII che l’aveva indetto nel 1962.

Padre Vittorio festeggia con la comunità i suoi cinquant’anni di professione religiosa.

Per il Natale c’è una nuova iniziativa: la benedizione dei Bambinelli che verranno poi collocati nei presepi di famiglia.

Il primo gennaio si tiene una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Mattiazzo nella chiesa di San Francesco per celebrare la Giornata mondiale della pace, aperta a numerosi associazioni e movimenti religiosi coinvolti nella marcia “Beati gli operatori di pace”.

La comunità parrocchiale viene invitata dal parroco, il 2 e 3 marzo, per le nomine dei membri del consiglio pastorale per il quinquennio 2013-2018.

In occasione dell’elezione del cardinale Bergoglio al soglio pontificio con il nome di papa Francesco I, il parroco di San Francesco padre Vittorio attraverso la comunicazione a mezzo stampa nel quotidiano locale Il Gazzettino manifesta la sua gioia per la scelta «evangelica e missionaria» del nome, ricco di significato: papa Francesco vuole essere fratello di tutti, come lo fu san Francesco. Padre Vittorio apprezza ancor di più la scelta fatta dal papa di mettersi al servizio della gente e in particolare dei più umili, perché questa viene fatta da un fratello proveniente dall’ordine dei Gesuiti, per tradizione più dogmatici e rigorosi rispetto agli altri ordini.

Nel maggio 2013 la chiesa di San Francesco ospita una cerimonia di musica e liturgia dove tradizione bizantina e tradizione gregoriana dialogano tra loro. Tale cerimonia si inserisce nell’ambito delle manifestazioni per l’Anno della Fede e della ricorrenza storica dei 1700 anni dell’Editto di tolleranza di Costantino del 313 dopo Cristo.

Nel settembre 2013 viene pubblicato un volumetto dal titolo Padova Itinerari – La cittadella francescana a cura del Comune di Padova – assessorato al turismo e padre Vittorio ne cura la presentazione.

Un grande restauro effettuato da padre Vittorio è quello della sacrestia che viene risanata totalmente nel suo mobilio, aggredito dai tarli. Viene restaurato pure il coro nella sua parte lignea, grazie al contributo dei parrocchiani.

Nel giugno 2013 nella restaurata Scuola della Carità, nell’ambito delle celebrazioni del Giugno antoniano in occasione dei 750 anni del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio, viene presentato il libro di padre Giorgio Laggioni e di padre Andrea Massarin dal titolo “Parole e segni potenti” (Messaggero, 2013).

Gli adolescenti della parrocchia, guidati da suor Tania, vivono un’esperienza di preghiera e condivisione a Santa Giustina Bellunese e come ogni anno d’estate l’esperienza comunitaria del campo scuola li attende nell’accogliente casa alpina di Rocca Pietore.

Padre Vittorio nel consiglio pastorale del 27 giugno illustra ai presenti tutte le iniziative previste in occasione del centenario del ritorno dei frati a San Francesco Grande (4 gennaio 2014). Tali iniziative si svilupperanno nel corso di tutto l’anno, e saranno di tipo liturgico, artistico, culturale e musicale.

Anche il 2014 si apre con le celebrazioni della 47a Giornata della pace, accompagnata da un messaggio speciale di papa Francesco.

Nell’ambito delle celebrazioni per il “Ritorno dei frati a San Francesco” il primo evento si tiene nel mese di gennaio con la celebrazione di una messa solenne presieduta dal ministro provinciale del Veneto padre Antonio Scabio, seguita dal concerto tenuto nella chiesa di San Francesco dall’Orchestra di Padova e del Veneto.

Seguono a febbraio una conferenza sulla “Storia della fondazione dell’ospedale e del convento di San Francesco Grande nella Padova del Quattrocento”, tenuta da Silvana Collodo docente dell’Università di Padova, e a marzo una giornata con i frati delle tre famiglie francescane presenti in Padova e le religiose appartenenti alla famiglia francescana con celebrazione eucaristica e una conferenza avente per tema “La carità dei frati Minori a Padova nel 20° secolo” a cura di Patrizio Zanella, storico e giornalista.

Nella Difesa del popolo del 2 febbraio 2014 viene pubblicato un ampio articolo sulla “Cittadella francescana”, capitale di carità e di cultura.

Le celebrazioni continuano ad aprile con il concerto “Affetti e devozioni nel Seicento italiano” dell’ensemble Il Gene Barocco diretto dal maestro Gregorio Carraro e una celebrazione eucaristica con i frati che hanno fatto parte della fraternità di San Francesco, presieduta da padre Leone Rosato, già parroco di San Francesco.

A maggio si sono svolti un incontro con i religiosi della diocesi di Padova e il concerto del trio africano Insigizi con canti gospel e spiritual della tradizione africana. Sono poi seguiti a giugno una conferenza “Il sacro, il bello e la carità: opere d’arte in San Francesco Grande” a cura di Giovanna Baldissin, docente universitaria.

Le celebrazioni continuano a settembre con un incontro con la fraternità ofs di Padova con il canto solenne del Vespro e la concelebrazione eucaristica.

In occasione della festa di San Francesco a ottobre si concentrano più celebrazioni: il 2 ottobre si tiene una conferenza dal titolo “Il Francescanesimo a Padova” con interventi di padre Luciano Bertazzo, direttore del biennio della Facoltà di teologia del Triveneto, e di Enzo Pace, docente di sociologia delle religioni all’Università di Padova, coordinati dal giornalista Francesco Jori.

La sera del 3 ottobre, da pochi anni e precisamente dal 2012, per comune desiderio dei frati del Santo e di quelli della parrocchia di San Francesco, si celebra assieme, come vuole la tradizione della famiglia francescana, il Transito di san Francesco, la commemorazione della sua morte. La celebrazione inizia nella basilica del Santo, quindi in processione attraverso le vie Cesarotti e San Francesco si giunge nella chiesa di San Francesco dove si conclude la solenne celebrazione molto partecipata dai fedeli. Nel pomeriggio si inaugura la mostra fotografica, a cura di Giuseppe Osti e Stefano Zaggia, che illustra “La storia secolare di San Francesco Grande”, attività e opere realizzate nei cento anni dai vari parroci che si sono succeduti dal 1914 ai giorni nostri. Ha fatto seguito il concerto “Le sacre stimmate di san Francesco” dell’artista Isawianne che ha cantato laudi di Cortona, brani di Monteverdi, Vivaldi e Bayer.

La solennità di san Francesco, il 4 ottobre, vede nel pomeriggio la benedizione degli animali nel chiostro del convento seguita dal canto solenne del Vespro e, alle 19.00, una solenne concelebrazione presieduta dal vescovo con i sacerdoti del vicariato della Cattedrale. Il 9 ottobre si tiene nella chiesa di San Francesco un concerto dei Solisti Veneti, diretti da Claudio Scimone, con musiche di Corelli, Albinoni, Tartini, Vivaldi, Mozart, Bach, Paganini, Ortolani.

La solenne chiusura delle celebrazioni del centenario alla presenza delle autorità civili e religiose avviene il 4 dicembre nella chiesa di San Francesco con il concerto dell’ensemble vocale e strumentale barocco del conservatorio Pollini, diretto da Paolo Faldi, con direttore di coro Mariano Dante.

In questo anno giubilare, l’Istituto veneto per i beni culturali ha effettuato una prima parte del restauro conservativo delle lunette del sottoportico della chiesa e inoltre la pulitura del monumentale altare barocco del Santissimo.

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